Si è svolto a Rimini, in occasione di K.ey, the Energy Transition Expo, il convegno degli Stati Generali delle Fonti Rinnovabili, nel corso del quale è stato presentato al Vice Ministro On. Vannia Gava, l’esito del lavoro delle Associazioni ANEV, Cib, Elettricità Futura, Federidroelettrica, Italia Solare, Anie Rinnovabili, Assoidroelettrica, Coordinamento FREE, con il Ministero.

            Nel corso del convegno il Presidente dell’ANEV, Simone Togni ha rappresentato la posizione associativa: “Apprezziamo l’apertura mostrata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che lo scorso novembre durante la passata edizione di Key Energy, ha messo a nostra disposizione le strutture del Mase per avviare un Tavolo di confronto sulle rinnovabili. Strumento di grande efficacia, attraverso il quale insieme alle altre associazioni abbiamo potuto rappresentare le criticità del settore. In particolare un ringraziamento va al Vice Ministro On. Vannia Gava, che nel corso degli ultimi mesi ha partecipato fattivamente agli incontri e che oggi ha presenziato al convegno confermando la volontà di proseguire le interlocuzioni. Un plauso va anche alla Segreteria Tecnica del Ministro, all’Ufficio Legislativo, alla direzione del Dipartimento Sviluppo Sostenibile e agli altri uffici di diretta collaborazione.

Sebbene in questi primi mesi di governo- ha proseguito – siano stati già adottati provvedimenti postivi dal punto di vista della semplificazione, ciò di cui il settore eolico ha bisogno è di avere una visione di lungo periodo, con azioni di sostegno quali l’allungamento dei meccanismi di asta e il nuovo Decreto FER per il periodo 2024 – 2030 e la risoluzione delle procedure VIA bloccate che finiscono in Consiglio dei Ministri per poter proseguire il loto iter. Non si tratta di incentivi, dei quali il settore non necessita, ma di certezza della normativa, per fa sì che le aziende possano investire avendo contezza del futuro della propria attività, scongiurando così la fuga all’estero delle aziende”.

            Infine sono stati rappresentati i vantaggi delle rinnovabili, le quali consentono un abbassamento della bolletta elettrica e la stabilizzazione del prezzo dell’energia, ragioni per le quali sarebbe auspicabile prevedere il disaccoppiamento dei costi di gas e rinnovabili. Transizione energetica significa rilancio di economia e occupazione e soprattutto lotta al cambiamento climatico, percorso sul quale l’ONU, tramite il rapporto dell’IPCC, proprio in questi giorni richiama tutti alla necessità di un intervento immediato, poiché rischiamo di arrivare all’allarmante aumento di 3,5 gradi della temperatura terrestre. Dobbiamo quindi agire ora e il Governo, avendo mostrato un atteggiamento proattivo, deve continuare in questa direzione.