Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha inviato alla Commissione Europea la proposta di aggiornamento del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. Il documento era atteso da tempo ed è stato rivisto sulla base dei nuovi obiettivi climatici UE.

            Dal documento, si apprende che l’obiettivo 2030 delle rinnovabili sui consumi finali lordi è passato da un 30% ad un 40%. Entrando nel dettaglio, la quota di FER nei consumi elettrici è salita al 65% dall’originario 55%. Nonostante lo sforzo nell’incrementare la quota rinnovabili, riteniamo tale contributo ancora non sufficiente per la realizzazione dell’obiettivo di decarbonizzazione e della transizione energetica.

            Relativamente all’energia eolica, l’obiettivo al 2030 è di 28.140 MW di cui 2.100 offshore, considerando sia la tecnologia a fondazioni tradizionali che floating. Tali numeri, sembrano troppo timidi per il settore off-sohre per il quale l’ANEV stima di 11,000 MW il potenziale.

            “Accogliamo positivamente la notizia dell’invio dell’aggiornamento del PNIEC in Commissione Europea, che ha comportato certamente un lavoro complesso e serrato del quale va dato atto al MASE. Tuttavia riteniamo ancora non soddisfacenti gli obiettivi di crescita della potenza da fonte eolica inseriti” ha commentato il Presidente dell’ANEV, Simone Togni “Gli obiettivi FER sono stati rivisti al rialzo, ma senza grandi ambizioni. Così come la quota di energia eolica, specie per quanto riguarda l’offshore che ha un potenziale stimato dall’ANEV di 11.000 MW, contro i soli 2.100 inseriti nel documento seppur al 2030. Un contingente troppo esiguo, questo per l’off-shore, considerata la giusta attenzione che il documento dà alle tecnologie innovative e alla luce della necessaria prospettiva da dare ad una tecnologia molto promettente. Tra le misure per la realizzazione degli obiettivi apprezziamo la menzione ai criteri di semplificazione delle procedure, ma auspichiamo soluzioni ulteriori, più concrete e risolutive. L’ANEV così come già fatto in passato è a disposizione per dare il proprio contributo in questo iter che porterà all’adozione del testo definitivo a giugno 2024, certa che il MASE cui va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto, confermi lo spirito di collaborazione già dimostrato con le associazioni di categoria”.