La sempre maggiore crisi energetica causata dall’aumento del costo del GAS che si sta ripercuotendo sui costi finali dell’energia elettrica è un elemento di criticità per il sistema produttivo e per le famiglie che sono gravati dai costi crescenti del kWh. Questa situazione di impennata dei costi energetici è come noto causata dal crescente costo di produzione dell’energia da Fonti Fossili, in particolare dal GAS, mentre le Fonti Rinnovabili per loro natura hanno un costo fisso di produzione non bruciando combustibile.

            Questa situazione di aumento dei prezzi ha quindi un responsabile noto e da tutti gli analisti individuato (il GAS) e su questo si sarebbe dovuto intervenire sia negli anni passati tramite la transizione energetica promessa e non attuata, sia tramite sistemi di approvvigionamento adeguati delle risorse necessarie. Oggi, tuttavia a fronte di questa crisi il Governo, invece di velocizzare le autorizzazioni delle Rinnovabili bloccate dalle Sovrintendenze, decide di adottare un intervento di taglio dei costi energetici a favore dei produttori industriali tagliando i ricavi ai soli produttori da Fonti Rinnovabili!!!

             Infatti, il provvedimento che il Consiglio dei Ministri di oggi ha analizzato prevede il taglio della remunerazione per i soli produttori rinnovabili al prezzo del mercato elettrico del decennio 2010-2020. Per dare una idea a chi legge il prezzo medio di borsa dell’ultimo mese è stato circa di 240 €/MWh (prezzo che hanno preso tutti i produttori di energia elettrica) mentre il prezzo che il Governo vuole riconoscere agli impianti eolici è di 60 €/MWh quando tutti gli altri produrranno e venderanno lo stesso prodotto ad un prezzo 4 volte maggiore!!!

           All’incomprensibile accanimento contro le fonti pulite proposto, si aggiunga che la causa dell’elevato costo dell’energia elettrica è l’aumento del GAS e che proprio chi produce energia elettrica con tale fonte inquinante non verrà colpito dall’intervento. Inoltre al danno di non colpire chi è causa dell’aumento dei prezzi, cioè le fossili, si aggiunga la beffa che invece viene colpito proprio chi questi costi contribuisce a ridurre; infatti le rinnovabili, e l’eolico in particolare, sono arrivati da alcuni anni a produrre energia elettrica a costi più bassi di quelli delle fossili e in questo modo stanno facendo scendere il costo dell’energia elettrica nel nostro Paese. Insomma, la proposta di colpire l’eolico e le rinnovabili, che sono la cura al caro energia, e di non toccare il GAS e le altre fossili è come se per contrastare il COVID19 si decidesse di colpire i vaccini, le mascherine e gli ospedali!

            La nostra proposta al Governo è spingere sulle nuove Rinnovabili senza indugio, scoraggiare l’utilizzo delle fonti fossili tagliando gli ingentissimi sussidi a loro riconosciuti, in questo modo abbatteremo i costi della bolletta elettrica e procederemo verso la transizione ecologica con decisione.