ANEV E APER HANNO PRESENTATO ALL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS UN DOCUMENTO CONGIUNTO SULL’ATTO DI CONSULTAZIONE N° 47/07: TARIFFE PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI DI TRASMISSIONE, DISTRIBUZIONE E MISURA DELL’ENERGIA ELETTRICA PER IL PERIODO 2008 – 2011. IN TALE DOCUEMNTO LE DUE ASSOCIAZIONI PROPONGONO SOLUZIONI IN GRADO DI GARANTIRE LO SVILUPPO E MIGLIORARE L’EFFICIENZA DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE NELL’OTTICA DI UN CRESCENTE APPORTO DELLE FONTI RINNOVABILI
Osservazioni APER e ANEV al documento:
Attraverso il documento di consultazione in oggetto si propongono alcuni affinamenti ai criteri di incentivazione degli investimenti e di regolazione tariffaria del servizio di trasmissione, con l’obiettivo di garantire lo sviluppo e il rafforzamento della capacità e dell’efficienza della rete di trasmissione nazionale.
Si promuovono altresì interventi relativi al servizio di distribuzione orientati principalmente ad incentivare lo sviluppo delle infrastrutture secondo criteri di efficienza e a semplificare i meccanismi tariffari attualmente vigenti.
Condividendo il principio generale di incentivazione di interventi volti al miglioramento dell’efficienza delle reti, si ritiene indispensabile che tale incentivo promuova lo sviluppo della rete e della connessione alla stessa con particolare riferimento agli impianti alimentati a fonti rinnovabili. Tale principio ben si accorda con la generale strategia di incentivazione di queste fonti, indispensabile al raggiungimento degli obiettivi futuri che il nostro paese deve impegnarsi a raggiungere.
Con riferimento alla regolazione del servizio di trasmissione e, nello specifico, ai criteri di incentivazione dei nuovi investimenti di trasmissione attraverso un tasso di remunerazione addizionale del capitale investito, di cui al punto 12 (vedi tabella a pag. 24), si evidenzia come gli investimenti legati alla connessione di impianti a fonti rinnovabili e allo sviluppo delle reti funzionali a tali tipologie di impianti non siano inseriti in alcuna delle classi che beneficiano di tassi maggiorati (ricadendo pertanto nella categoria I1). Contrariamente a quanto indicato nel documento ed in accordo con i principi precedentemente enunciati, si riterrebbe invece opportuno prevedere per tali investimenti un tasso di remunerazione addizionale massimo (+ 3%), prevedendone l’inserimento nella categoria I4.
Osservazioni analoghe possono essere estese alla regolazione del servizio di distribuzione in particolare riferimento all’introduzione di un’incentivazione addizionale per la realizzazione di infrastrutture di distribuzione legate allo sviluppo delle fonti rinnovabili rispetto ai livelli di remunerazione previsti per gli interventi sulla rete di distribuzione, ad esempio come quelle proposte al punto 21.11.
Infine si condivide la volontà di individuare alcune tipologie mirate di investimento e avviare programmi pilota di incentivazione di investimenti in reti attive (smart grids).
Si suggerisce tuttavia l’opportunità di prevedere l’inserimento in tali categorie di intervento anche delle iniziative relative alla diffusione degli impianti a fonti rinnovabili, anche in accordo con la necessità di incentivare lo sviluppo di tali fonti in aree naturalmente vocate ma strutturalmente carenti, quali ad esempio molte zone del sud Italia.