L’ENEL CON COMUNICAZIONE DEL 9.9.2005 HA CHIARITO L’INESISTENZA DI PARTICOLARI OBBLIGHI PER LA CONNESSIONE DI IMPIANTI EOLICI ALLA RETE.
IL CHIARIMENTO SI ERA RESO NECESSARIO IN QUANTO ERRONEAMENTE ERA STATA RICHIESTA AD UN ASSOCIATO ALL’ANEV L’INSTALLAZIONE DI DISPOSITIVI DI DISTACCO E TELEMISURA, COME CONDIZIONE PER PROCEDERE ALL’ALLACCIO.
La questione inerente le condizioni tecniche richieste per la connessione di impianti per la produzione di energia eolica alla Rete di Trasmissione Nazionale, ha rischiato nuovamente di essere compromessa a seguito della richiesta effettuata da ENEL Distribuzione ad un associato all’ANEV di dotarsi di specifici apparecchiature. Tale ingiustificata richiesta giungeva a seguito di una normale domanda di connessione alla RTN cui veniva inopinatamente opposto un benestare condizionato all’onerosa installazione di tali apparecchiature. L’intervento tempestivo e il successivo chiarimento hanno portato ad una ritrattazione di tale ingiustificata richiesta.
Questo ulteriore ostacolo trovato in quelle che dovrebbero essere normali procedure, anche se positivamente concluso, e’ l’ulteriore riprova di un incomprensibile accanimento contro le fonti rinnovabili.
L’ANEV auspica che il chiarimento avvenuto possa essere considerato come definitivo superamento della questione, e che quindi tali discriminatorie richieste non si vengano più a verificare.
IL CHIARIMENTO SI ERA RESO NECESSARIO IN QUANTO ERRONEAMENTE ERA STATA RICHIESTA AD UN ASSOCIATO ALL’ANEV L’INSTALLAZIONE DI DISPOSITIVI DI DISTACCO E TELEMISURA, COME CONDIZIONE PER PROCEDERE ALL’ALLACCIO.
La questione inerente le condizioni tecniche richieste per la connessione di impianti per la produzione di energia eolica alla Rete di Trasmissione Nazionale, ha rischiato nuovamente di essere compromessa a seguito della richiesta effettuata da ENEL Distribuzione ad un associato all’ANEV di dotarsi di specifici apparecchiature. Tale ingiustificata richiesta giungeva a seguito di una normale domanda di connessione alla RTN cui veniva inopinatamente opposto un benestare condizionato all’onerosa installazione di tali apparecchiature. L’intervento tempestivo e il successivo chiarimento hanno portato ad una ritrattazione di tale ingiustificata richiesta.
Questo ulteriore ostacolo trovato in quelle che dovrebbero essere normali procedure, anche se positivamente concluso, e’ l’ulteriore riprova di un incomprensibile accanimento contro le fonti rinnovabili.
L’ANEV auspica che il chiarimento avvenuto possa essere considerato come definitivo superamento della questione, e che quindi tali discriminatorie richieste non si vengano più a verificare.