: L’energia eolica è stata protagonista dell’inaugurazione della Giornata Mondiale della Terra, al Villaggio per la Terra a Roma. Si è tenuto infatti il Convegno ANEV L’eolico in mare Prospettive di crescita nel nostro Paese, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni ambientaliste e aziende, per fare il punto sulla transizione energetica e sul contributo che l’eolico offshore può dare.

            Il Convegno è stato moderato dal Segretario Generale dell’ANEV, Davide Astiaso Garcia, che ha così introdotto i lavori: “Il potenziale dell’eolico offshore nei mari italiani stimato dall’ANEV, partendo da un’analisi basata sulle tecnologie attuali/prevedibili è ben più alta degli attuali obiettivi nazionali. In particolare la tecnologia flottante è una soluzione applicabile, in generale e soprattutto per mari come il Mediterraneo, dove i fondali immediatamente profondi rendono le tecnologie offshore tradizionali poco congeniali”.

            È intervenuta con un saluto istituzionale, l’Assessore all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità, Elena Palazzo: “La transizione energetica e lo sviluppo delle rinnovabili sono temi che la giunta guidata dal Presidente Rocca considera assolutamente centrali. Siamo già al lavoro per definire una distribuzione omogenea degli impianti presenti nel Lazio. In questa ottica, l’eolico offshore rappresenta una frontiera molto interessante. Per questo la mia volontà è quella di avviare fin da subito un dialogo aperto e franco con tutti i soggetti che operano nel settore”.

            “Per il WWF, l’energia rinnovabile offshore costituisce una parte essenziale della transizione energetica verso un’economia resiliente e completamente decarbonizzata, ed è indispensabile per raggiungere un’Europa climaticamente neutrale. Alla luce anche del rapporto Copernicus sullo Stato del Clima in Europa nel 2022, reso noto ieri, crediamo siano urgenti sforzi enormi a livello europeo per aumentare sostanzialmente la capacità di energia rinnovabile entro il 2030” ha commentato Maria Grazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia “Lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili offshore genererà opportunità di lavoro, contribuendo all’economia blu sostenibile. Per il WWF, la crisi climatica e quella della biodiversità sono due facce della stessa medaglia, si potenziano a vicenda e devono essere affrontate contestualmente. Per questo, lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore raggiungerà il suo obiettivo di sostenere la transizione dell’UE verso società veramente sostenibili se offrirà soluzioni per la crisi climatica che siano pienamente compatibili con la tutela della biodiversità marina, la resilienza degli oceani e una giusta transizione energetica. L’Italia è in ritardo sulla pianificazione dello spazio marittimo e si stanno accumulando progetti. Ambientalisti e operatori dell’eolico possono agire insieme per uscire da questa situazione di stallo, anche attraverso un confronto sulle Linee Guida messe a punto dal WWF per assicurare la minimizzazione degli impatti dei progetti di eolico offshore. Con la solita franchezza e stima, continueremo il dialogo di merito con Anev, partendo dalla convinzione, che riteniamo comune, che si possano fare tutte le rinnovabili che servono, se si faranno bene”.

            Presente anche GB Zorzoli, Presidente di Aiee che così commentato: “Nell’ultimo anno e mezzo l’Italia ha accumulato oltre 100 GW di progetti per parchi eolici galleggianti a largo delle coste del Paese. Lo scenario Fit for 55 di Terna e Snam, che prevede 8 GW di eolico offshore al 2030, si traduce in 10 miliardi di investimenti potenziali, ma la più recente bozza del Fer 2 nel quinquennio 2023-2027 prevede bandi per eolico off-shore ed energia maremotrice pari a 3,5 GW”.

            “La transizione ecologica che ci chiedono non solo l’Europa e il mondo, ma soprattutto le future generazioni, si basa su tre pilastri fondamentali: transizione energetica, transizione alimentare ed economia circolare” ha dichiarato Rosalba Giugni Presidente Marevivo Onlus Noi di Marevivo chiediamo a gran voce di abbandonare i combustibili fossili, per andare verso le energie rinnovabili. Il mare, e le creature che lo abitano, cuore della nostra mission da sempre, sono le vittime principali del cambiamento climatico e delle conseguenze del nostro uso indiscriminato delle risorse naturali. L’aumento di CO2 dovuta alle attività umane provoca l’acidificazione degli oceani, mettendo a rischio la sopravvivenza degli ecosistemi marini e delle creature che lo abitano. Per invertire il trend è urgente agire insieme verso una transizione ecologica, che, come dice il nome, sia un vero e proprio cambiamento, un’evoluzione di pensiero e di approccio alle abitudini quotidiane”.

            È infine intervenuto per le conclusioni Simone Togni, Presidente dell’ANEV: “Gli obiettivi di decarbonizzazione delle Regioni sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi nazionali, in questa ottica la Regione Lazio che ha un potenziale eolico significativo su terraferma e anche in mare, ci aspettiamo definisca presto gli obiettivi per questa tecnologia, che lo ricordiamo è la più economica e la meno impattante”.

            Hanno partecipato in qualità di rappresentanti delle aziende, Francesco Balestrino, Offshore Wind Development Country lead – Italy RWE Renewables Italia e Francesco Ciampa, Gruppo Macchia.