COMUNICATO STAMPA

Quanto accaduto ad Aquilonia si sarebbe potuto evitare utilizzando criteri tecnici rigorosi tipici dei soggetti industriali qualificati che operano nel settore e aderiscono allANEV
Roma, 7.2.2017: In relazione all’incidente avvenuto ieri ad Aquilonia, in provincia di Avellino, che ha visto la rottura e caduta di una turbina eolica, l’ANEV torna ad invocare regole certe che garantiscano chi acquista turbine eoliche e chi le deve gestire.
È infatti da tempo che lANEV sollecita la definizione di criteri chiari per la certificazione e linstallazione delle turbine usate che garantiscano la sicurezza del funzionamento delle macchine e la correttezza amministrativa del loro utilizzo. La significativa riduzione del livello di incentivazione e le lunghe e gravose procedure autorizzative che rendono incerta la tempistica e lesito del percorso amministrativo, hanno spinto molti piccoli investitori a cercare soluzioni più economiche che purtroppo non sempre garantiscono il necessario livello qualitativo. Questo brutto episodio deve quindi far sì che eventi analoghi non possano più accadere e devono impegnare chi è preposto a fare le verifiche del caso ad intervenire nella individuazione delle responsabilità eventualmente accertate affinché vengano puniti i responsabili.
LAssociazione chiede quindi che in tempi brevi si faccia chiarezza per evitare il ripetersi di avvenimenti simili a quello verificatosi ieri nel comune di Aquilonia, che avrebbe potuto creare una situazione di pericolo per i presenti, evitando tuttavia strumentalizzazioni e generalizzazioni che danneggerebbero la stragrande maggioranza degli operatori seri che compongono l’Associazione Nazionale Energia del Vento e che operano nel pieno rispetto delle norme tecniche e delle procedure operative più rigorose proprio per evitare che tali gravi eventi si possano verificare.
L’ANEV sin d’ora si rende disponibile per mettere a disposizione le best pratices che i propri associatiapplicano da anni per evitare eventi catastrofici di questo tipo, e auspica che tali procedure possano essere assunte inappositi regolamenti tecnici e definite come regole necessarie anche per gli operatori che fuori dall’ANEV operano nella rigenerazione di aerogeneratori al fine di operare nel massimo rispetto dei criteri di sicurezza necessari.