Comunicato stampa

L eolico può portare benefici al territorio e alla crescita economica nel rispetto del territorio, del paesaggio, della legalità e dell’ambiente
Roma, 22.12.2016: L’ ANEV manifesta il proprio apprezzamento nei confronti dei servizi e delle inchieste di Striscia La Notizia, dovendo però segnalare alcune imprecisioni riscontrate nel servizio Pale ferme al palo andato in onda martedì 20 dicembre 2016.
Preme innanzitutto segnalare che la normativa nazionale in tema di autorizzazione di parchi eolici è molto stringente nell’individuazione delle aree idonee alla realizzazione degli stessi, prevedendo in modo molto chiaro iprocedimenti di screening ambientali e di Valutazione di Impatto Ambientale da parte delle Regioni, procedimenti ambientali prodromici alla verifica preliminare di realizzabilità degli impianti, qualora compatibili con i vincoli ambientali, paesaggistici, faunistici e avifaunistici del sito oggetto dell’intervento proposto.
Oltre a queste opportune tutele procedimentali, tra l’altro tra le più rigorose a livello europee, l’ANEV ha ritenuto già dal 2012 di definire degli ulteriori criteri di rispetto dei territori oggetto delle iniziative, ancor piùvincolanti rispetto alle già rigorose norme, proprio per garantire da parte degli operatori associati all’ANEV, la piùampia tutela del territorio nazionale. Tali attività hanno infatti portato alla definizione di Protocolli vincolanti che l’Associazione ha firmato nel tempo con le principali associazioni ambientaliste, (Legambiente, WWF e Greenpeace), che definiscono regole e procedure virtuose di realizzazione e impediscono la costruzione di impianti eolici in aree considerate di pregio, che la normativa nazionale non escluderebbero dalla realizzazione di tali impianti.
Con queste premesse l’ANEV non può che concordare sullopportunità da parte delle Istituzioni di mettere in campo ogni azione utile a dare piena attuazione alle norme relative allautorizzazione di impianti alimentati da Fonti Rinnovabili e delle necessarie tutele utili a definire ulteriori elementi di tutela paesaggistica e avifaunistica, sempre nel doveroso rispetto delle normative nazionali e comunitarie in materia.
A tutela della biodiversità tra l’altro lANEV ha posto in essere un Osservatorio Nazionale Eolico e Fauna, insieme allISPRA, Ministero dellAmbiente e Legambiente, mirato a monitorare la presenza di eventuali impatti sulle popolazioni di volatili e chirotteri sia stanziali che migratrici, nelle aree nelle quali esistono progetti eolici e ad evitarne la costruzione laddove esistessero reali pericoli o impatti.
Ci risulta inoltre che limpianto eolico del quale si parla nel servizio e che andrebbe ad impattare visivamente sul paesaggio delle Saline, in provincia di Trapani, sia solo un progetto non ancora autorizzato, facente capo tra laltro ad una società non aderente allANEV, e quindi tale progetto dovrà essere vagliato nelle opportune sedi rispetto alla sua compatibilità ambientale e paesaggistica, così come dovrà ottenere ogni necessario nullaosta/autorizzazione prevista dal processo autorizzativo.
Aggiungiamo con piacere che uno degli altri aspetti che nel passato hanno lambito il settore, e cioè i tentativi di infiltrazioni della criminalità nel settore delle fonti rinnovabili, lANEV ha sottoscritto e reso obbligatorio per le aziende Italiane delleolico, il Protocollo di legalità del Ministero dellIntero e Confindustriache impone i più stringenti criteri di selezione delle ditte che possono lavorare ai cantieri degli impianti eolici, escludendo ogni ditta che non abbia la certificazione del Ministero dell’Interno. Grazie a questo impegno da alcuni anniviene riconosciuto al settore la più ampia garanzia ad oggi possibile di controllo dei lavori di realizzazione dei parchi eolici, certificata dal riconoscimento del Rating di Legalità ottenuto dalle aziende eoliche che hanno partecipato allAsta indetta per la realizzazione degli impianti eolici nel 2016.
Relativamente alla questione delle pale ferme, infine, tale problematica è stata superata da tempo grazie allintervento di Terna, che ha potenziato e sviluppato la rete elettrica della regione Sicilia, come del resto dell’Italia, consentendo di ridurre oramai a irrilevanti blocchi di carattere tecnico gli impianti eolici che nel 2016 hanno quindi potuto funzionare ben oltre il 99% della loro producibilità. Dispiace su questo tema aver sentito tanteinesattezze che evidentemente senza fondamento rischiano di gettare una cattiva luce su una tecnologia, quella eolica, che nel mondo ed in Italia continua ad essere la fonte con maggiore potenzialità e con maggiori successi nelle installazioni.