ANEV: CONTROPRODUCENTE PER IL SISTEMA E PER L’ITALIA LA RICHIESTA DI BLOCCARE LE ASTE

Un intervento di sospensione delle procedure previste per legge aumenterebbe solo inefficienze, costi e mancanza di certezza del diritto per l’Italia
Infine sembra utile ricordare come, proprio grazie al raggiungimento degli obiettivi di incremento della produzione elettrica da fonti Rinnovabili al 2020, si sia già generato un significativo risparmio sulla bolletta energetica del nostro Paese, sia in termini di riduzione della dipendenza dall’estero e quindi di beneficio sulla bilancia dei pagamenti, sia da un punto di vista del costo dell’energia elettrica in borsa che, come chiunque in buona fede sa, si è ridotta grazie proprio all’apporto di fonti rinnovabili come l’eolico che producono un benefico effetto di abbassamento della bolletta elettrica, ma forse proprio per questo a qualcuno danno fastidio
In merito alla richiesta avanzata al Governo da alcuni soggetti tra i quali gli Amici della Terra e Italia Nostra di “un provvedimento urgente per sospendere le imminenti aste del GSE”, l’ANEV nota come tale proposta sia bizzarra nel merito e nel metodo.
Nel merito in quanto i due punti che pongono a base della richiesta (evitare di compromettere il paesaggio su vastissima scala ed evitare ulteriori oneri per il sistema) sono entrambi auspici che in parte sono già stati risolti e per la parte non ancora risolta non si risolverebbero bloccando le aste. Infatti per la tutela del Territorio, del Paesaggio e aggiungiamo noi, della Fauna Avicola, le principali criticità sono state superate dalle rigide norme esistenti e da quelle ulteriori che l’ANEV insieme alle principali Associazioni Ambientaliste – quelle che si occupano veramente di tutelare l’ambiente – impone ai propri associati in fase di realizzazione degli impianti.
Per quanto riguarda poi gli oneri per il sistema (per il 2012 il GSE ha calcolato complessivamente in 9 Miliardi il costo degli incentivi in A3 dei quali 6,46 Miliardi di € per il Fotovoltaico, 1,37 Miliardi di € per le Biomasse, 567 Milioni di € per l’Idroelettrico, 528 Milioni di € per l’Eolico e 73 Milioni di € per il geotermico) l’ANEV da anni propone, e oggi con ancor più forza nell’ambito del Coordinamento FREE, di superare il meccanismo degli incentivi per passare a meccanismi di supporto basati su meccanismi fiscali.
Nel metodo, poi, in cui tale richiesta viene avanzata, sembra necessario segnalare che tale sospensione a nulla porterebbe se non a creare ancora incertezze e ad aumentare le inefficienze; infatti un annullamento delle Aste previste dalle normative vigenti, comporterebbe un immediato aumento del contenzioso e una diminuzione ulteriore della certezza del diritto nel nostro Paese, e quindi a far scappare qualche altro investitore dall’Italia (!!!).
Infine sembra utile ricordare come, proprio grazie al raggiungimento degli obiettivi di incremento della produzione elettrica da fonti Rinnovabili al 2020, si sia già generato un significativo risparmio sulla bolletta energetica del nostro Paese, sia in termini di riduzione della dipendenza dall’estero e quindi di beneficio sulla bilancia dei pagamenti, sia da un punto di vista del costo dell’energia elettrica in borsa che, come chiunque in buona fede sa, si è ridotta grazie proprio all’apporto di fonti rinnovabili come l’eolico che producono un benefico effetto di abbassamento della bolletta elettrica, ma forse proprio per questo a qualcuno danno fastidio