IL CONSIGLIO DI STATO DÀ RAGIONE ALL’ANEV SULLA SOSPENSIVA DELLE FIDEIUSSIONI E BOCCIA LA DELIBERA DELL’AUTORITÀ ARG/ELT 187/11

ANEV: L’AUTORITÀ NON ESTENDA ERGA OMNES LA VALIDITÀ DELL’ORDINANAZA E APPLICHI LA SOSPENSIVA SOLO ALLE AZIENDE CHE HANNO VINTO IL RICORSO

SE L’AUTORITÀ ESTENDESSE VOLONTARIAMENTE A TUTTI TALE BENEFICIO, CHE IL CONSIGLIO DI STATO HA RICONOSCIUTO AI SOLI RICORRENTI (TUTTI GLI ASSOCIATI ANEV E ALCUNE SINGOLE AZIENDE) SI ASSUMEREBBE LA RESPONSABILITÀ DI NON LIBERARE LA RETE DALLE INNUMEREVOLI DOMANDE DI CONNESSIONE
L’ANEV, unica associazione ad aver presentato il ricorso avverso la Delibera ARG/elt 187/11 dell’AEEG che alla fine del 2011 ha reintrodotto una sistema di fideiussioni per indurre gli operatori a ritirare le domande di connessione per i progetti non ancora realizzati, accoglie con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato che ha sospeso tale Delibera.
L’ANEV è favorevole alla risoluzione del problema dell’eccesso di domande di connessione giacenti, ma non ritiene adeguate le proposte di soluzione dell’AEEG.
Fermo restando il potere dell’Autorità di adottare misure per risolvere il problema della saturazione virtuale della rete, le stesse non devono scoraggiare gli investitori ad intraprendere nuove attività. Infatti la delibera prevede la perdita delle fideiussioni anche nel caso in cui l’operatore non fosse responsabile della mancata realizzazione del progetto ed un onere maggiore per impianti di piccola taglia.
Il Consiglio di Stato ha stabilito la “celere fissazione dell’udienza di merito” da parte del TAR Milano, che a marzo aveva respinto la richiesta dell’ANEV di sospendere la delibera 187/11.
Il Presidente dell’ANEV Simone Togni ha commentato “La decisione presa da Consiglio di Stato desta grande soddisfazione soprattutto a fronte del fatto che l’ANEV è stata l’unica Associazione ad aver voluto impugnare tale delibera, e i cui associati hanno diritto di beneficiare. Premettendo infatti che l’ANEV per prima ha chiesto da anni e continua  a chiedere oggi che gli operatori forniscano garanzie al gestore della rete per certificare la serietà dei propri progetti e per evitare che si sommino migliaia di domande di connessione alla rete solo virtuali, tuttavia la delibera che deve individuare le modalità con le quali tale obiettivo deve essere raggiunto deve rispondere a criteri di equità, non discriminazione e sostenibilità per gli operatori e non essere punitiva. Per questo motivo auspichiamo che a differenza del ricorso già vinto sulla prima delibera, questa volta l’AEEG non estenda a tutte le domande l’esito della sospensiva della fideiussione altrimenti non potrebbe poi lamentarsi delle migliaia di domande pendenti. Chiediamo quindi che la sospensiva venga riconosciuta solo alle aziende associate all’ANEV e ai singoli operatori che hanno fatto individualmente ricorso.”