COMUNICATO STAMPA ANEV-APER

 
“INDIVIDUAZIONE AREE NON IDONEE PER IMPIANTI FER”  IN EMILIA ROMAGNA:  APER E ANEV
SI OPPONGONO AI CONTENUTI DEL TESTO DI DELIBERA DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE
17 ottobre 2011 – Con la Delibera dell’Assemblea Legislativa n. 51/2011 rubricata: “Individuazione aree non idonee per impianti eolici, a biomassa, a biogas e idroelettrici”, la Regione Emilia Romagna ha provveduto a recepire le Linee Guida nazionali, di cui al D.M. del 10 settembre 2010, riguardo alla localizzazione degli impianti FER, disponendo una mappatura geografica del territorio regionale.
Seppur con l’intenzione di dotarsi di un utile strumento di mappatura territoriale, il testo delle Delibera, come approvato lo scorso 26 luglio, in virtù della dichiarata non idoneità di buona parte del territorio regionale rispetto ai predetti impianti, rappresenta un meccanismo preclusivo a un corretto e strategico sviluppo delle rinnovabili in una Regione che ha un deficit di produzione di energia elettrica pari a circa il 20% del proprio fabbisogno. La suddivisione del territorio regionale in aree idonee, idonee con limitazione e non idonee è peraltro completamente sconosciuta alla legislazione nazionale ed, in particolare, il quadro delineato in relazione alla fonte eolica è assolutamente pregiudizievole sia per i grandi impianti, sia per gli impianti di dimensioni ridotte, in virtù di espressi e aprioristici divieti di localizzazione.
Dato che il provvedimento in questione ha già comportato grave incertezza tra gli operatori del settore e la conseguente sospensione della realizzazione di nuovi progetti, le Associazioni ANEV e APER chiedono la riapertura di un tavolo di confronto con la Regione in modo da favorire una riflessione aperta che possa portare alla composizione virtuosa ed equilibrata dei differenti interessi e capace di dare certezza a un comparto, quello della produzione di energia da fonti rinnovabili, che presenta indubbi ed elevati benefici economici, sociali e ambientali.