GIORNATA MONDIALE DEL VENTO: A SORPRESA ITALIANI PROMOSSI SULL’EOLICO. E L’ITALIA?

CONVEGNO DELL’ANEV A VILLA BORGHESE NELL’AMBITO DELLA GIORNATA MONDIALE DEL VENTO. IL DOTT. MATANO – TG1 – HA MODERATO IL CONVEGNO CENTRALE DELLE MANIFESTAZIONI PREVISTE PER L’EVENTO MONDIALE DELL’EOLICO, INTRODUCENDO LO STUDIO PRESENTATO DAL PROF. RENATO MANNHEIMER SULL’EOLICO CHE HA EVIDENZIATO COME L’80% RITENGA L’EOLICO RISPETTOSO DELL’AMBIENTE, OLTRE L’87% NE RICONOSCE IL RUOLO POSITIVO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E BEN IL 70% NE CONOSCE I POSITIVI RISVOLTI OCCUPAZIONALI. INOLTRE E’ SIGNIFICATIVO CHE L’83% DEGLI ITALIANI VORREBBE MAGGIOR SVILUPPO DELLE RINNOVABILI. NEL CORSO DEL CONVEGNO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA DICHIARATO CHE SI ATTENDE UN RIPENSAMENTO DEL GOVERNO SULLA NORMA DELL’ART. 45 CHE BLOCCA GLI INVESTIMENTI DELLE RINNOVABILI, IL RAPPRESNETANTE DEL GSE HA INDICATO I NUMERI DEL PIANO DI AZIONE ANTICIPATO NEI GIORNI SCORSI PROPRIO A VILLA BORGHESE DALLA DOTT.SSA ROMANO DEL MSE, IN CUI L’EOLICO CON 16.000 MW SAREBBE LA SECONDA FONTE A CONTRIBUIRE AL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO AL 2020 PARI AL 28,9% DEL CONSUMO. INFINE IL PRESIDENTE VIGORITO HA RICORDATO CHE SE IN QUINDICI ANNI SI SONO REALIZZATI POCO PIU’ DI 5.000 MW E NEI PROSSIMI DIECI SI PENSA DI REALIZZARNE PIU’ DEL DOPPIO, IL QUADRO DI INCENTIVO E SOSTEGNO NON PUO’ CERTAMENTE ESSERE COMPROMESSO CON AZIONI COME QUELLA DELL’ABOLIZIONE DELLE SALVAGUARDIE PER GLI INVESTITORI PER EVENTUALI “DIMENTICVANZE” DEL GOVERNO NELL’ADEGUARE LA QUOTA. IN CONCLUSIONE IL PROF. MANNHEIMER HA INDICATO COME MOLTO INTERESSANTI LE RISULTANZE DEL SONDAGGIO ESPOSTO E HA SPRONATO A UNA MAGGIOR ECOMUNICAZIONE GLI OPERATORI E LE ISTITUZIONI PRESENTI PER DARE MAGGIORE CONTINUITA’ AD UNA AZIONE PROMOSSA DALL’ASSOCIAZIONE DEL SETTORE. LA CONCLUSIONE DEL DOTT. MATANO HA POSTO L’ACCENTO SULLA NECESSSITA’ CHE TEMATICHE TANTO IMPORTANTI POSSANO FINALMENTE ASSURGERE A MOTIVO DI COMUNICAZIONE APPROFONDITA ANCHE DAI GRANDI MEZZI DI COMUNICAZIONE TELEVISIVA PER POTER DIFFONDERE UNA VOCE ACCORATA, QUELLA DELLA BUONA IMPRENDITORIA DELL’EOLICONAZIONALE, CHE DA ANNI CERCA DI VENIRE ASCOLTATA.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 17 GIUGNO DATA IN CUI IL SEGRETARIO GENERALE TOGNI HA ANNUNCIATO SI TERRA’ SEMPRE AL PALAENERGIA ANEV, LA SOTTOSCRIZIONE DEL PROTOCOLLO DI LEGALITA’ CONFINDUSTRIA MINISTERO DELL’INTERNO CHE FARA’ ANCOR PIU’ DEGLI IMPRENDITORI ADERENTI ALL’ANEV ESEMPIO DI CORRETTEZZA E RISPETTO DELLE BUONE PRATICHE E DELLE BUONE REGOLE ANCHE NEL CAMPO DELLA LEGALITA’
Dal sondaggio ISPO per l’ANEV emerge che gli italiani conoscono bene i vantaggi dell’energia eolica e vorrebbero fosse più utilizzata. ANEV rilascia i dati del primo semestre sul settore.L’idea che le fonti di energia rinnovabili siano in Italia un mondo ancora sconosciuto è un mito che gli italiani hanno sfatato, dimostrando di conoscere bene il mondo dell’energia eolica, di essere pronti alla sfida rappresentata da questa risorsa rinnovabile, pulita e sempre disponibile e di voler sapere ancora di più sul suo impiego. L’energia eolica è, infatti, tra le fonti di energia rinnovabile maggiormente conosciuta dagli italiani, l’82% dei quali reclama una maggiore informazione sull’uso e sulle opportunità offerte dalla “risorsa-vento”. Una necessità condivisa in egual misura su tutto il territorio italiano, dal Nord Ovest fino al Sud e alle Isole.
È quanto emerge dallo studio condotto dall’ISPO per l’ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento – che il presentato Prof. Renato Mannheimer presenterà questa mattina al Convegno sull’eolico organizzato dall’ANEV in occasione della Giornata Mondiale del Vento.
Gli italiani mostrano di conoscere e apprezzare gli innumerevoli vantaggi del ricorso a una fonte di energia naturale e pulita come il vento. In primo luogo il vantaggio a livello ambientale: l’80% degli italiani ritiene, infatti, che l’energia eolica sia davvero rispettosa dell’ambiente. Una percezione particolarmente presente al Centro (84%) nonostante lo sfruttamento dell’energia eolica sia ancora limitato rispetto al resto d’Italia contribuendo con poco più dell’1% ai 5.163 MW presenti su tutto il territorio nazionale. Una conferma a questa percezione arriva dai dati presentati dall’ANEV in base ai quali, qualora venisse raggiunto l’obiettivo di crescita previsto per il 2020, verrebbero risparmiate ogni anno 19.250.460 tonnellate di CO2 e 37.770.559 barili di petrolio mentre sarebbe evitata l’immissione nell’aria di 6.334 tonnellate di polveri.
La quasi totalità dei nostri connazionali (87%) riconosce che l’eolico può giocare un ruolo positivo nello sviluppo economico del nostro Paese: gli italiani sono infatti d’accordo sul fatto che può essere strategico puntare sempre di più su un’economia verde. L’energia eolica può configurarsi come un volano per l’economia locale, in quanto estremamente importante per le ricadute occupazionali: è il 70% degli italiani a pensarlo, con una forte consapevolezza delle opportunità economiche rappresentate dal settore al Nord-Est, sebbene il Nord contribuisca con meno dello 0,3% alla potenza totale installata su tutto il territorio italiano. In effetti, nel solo primo semestre del 2010 il settore eolico ha impiegato circa 1.000 addetti in più rispetto allo scorso anno arrivando a 25.530 occupati, di cui 7.460 diretti, con una crescita dell’occupazione del 4,5% in un fase economica di forte crisi.
Le Regioni che possono riscontrare in misura maggiore le ricadute positive dell’impiego di energia eolica per l’economia locale sono quelle meridionali, che registrano oggi il maggior numero di aerogeneratori installati (1.040 in Sicilia, seguita da Puglia 951 e Campania 762, per una potenza totale di 3.248 MW su 5163 MW totali) e per le quali si prevede un maggior potenziale di occupati entro il 2020. In Puglia l’energia eolica potrebbe offrire entro il 2020 un’occupazione a 11.714 addetti (circa il 17% del potenziale occupazionale totale), mentre in Campania e Sicilia si prevedono rispettivamente 8.738 e 7.537 nuovi posti di lavoro.
Il 60% degli italiani, parallelamente all’importanza dell’energia eolica per l’economia locale, riconosce un ruolo strategico al settore nel quadro dell’economia internazionale, poiché a differenza di altre fonti di energia, l’eolica permette di non alimentare i mercati esteri e si configura, per 3 italiani su 4 come una fonte di energia libera da crisi economiche e politiche.
Gli italiani sono dunque pronti alla sfida dell’eolico: l’83% vorrebbe chiedere un maggior uso delle fonti di energia eolica da parte del suo fornitore. Italiani promossi anche per quel che riguarda la conoscenza del meccanismo di incentivazione pubblica che va a premiare l’energia elettrica effettivamente prodotta e distribuita attraverso gli impianti esistenti e non la costruzione di nuovi aerogeneratori.