NESSUN ALLARME PER L'ABROGAZIONE DELLA NORMA CHE SPOSTAVA L'OBBLIGO DEI CV SUI TRADER – ANEV: ORA LE MODIFICHE CHE CHIEDIAMO DA DUE ANNI PER DARE STABILITA' AL SISTEMA

L’ANEV NON RITIENE CHE L’ABROGAZIONE DELLA NORMA INTRODOTTA DALLA L. 99/09 CHE SPOSTAVA L’OBBLIGO DI CUI AL D. LGS. 79/99 SUI CERTIFICATI VERDI DAI PRODUTTORI AI DISTRIBUTORI POSSA ESSERE CONSIDERATA ALLARMANTE PER IL SISTEMA. COME EVIDENTE INFATTI L’ANNO PASSATO E I PRIMI CINQUE MESI DEL 2010 LA BORSA DEI CV HA ESPRESSO VALORI IN LINEA CON LE NOSTRE PREVISIONI, SMENTENDO CATEGORICAMENTE LE ALLARMISTICHE E CATASTROFISTICHE PREVISIONI DI CHI AVEVA SUPPORTATO LO SPOSTAMENTO CHE ANEV HA SEMPRE RITENUTO NEL MIGLIORE DEI CASI INUTILE MA CON IL RISCHIO REALE DI AUMENTARE L’INCERTEZZA E DI RIDURRE, COME IN EFFETTI E’ PUNTUALMENTE AVVENUTO, LA FINANZIABILITA’ DEI PROGETTI DA FONTI RINNOVABILI. L’ANEV SOLLECITA A QUESTO PUNTO QUEI POCHI MA ESSENZIALI INTERVENTI A SUO TEMPO RICHIESTI E CHE RISOLVEREBBERO SENZA STRAVOLGIMENTI LE CRITICITA’ CHE QUESTO ANNO PERSO RISCHIANO ORA DI PORTARE E CHE SONO:

  1. STABILIZZAZIONE DEL MECCANISMO TRANSITORIO DELLA POSSIBILITÀ DI RITIRO ANNUALE DEI CV IN ECCESSO AL PREZZO MEDIO DI MERCATO;
  2. INTRODUZIONE DI UN FLOOR AL VALORE DEI CV IN AGGIUNTA AL CAP GIÀ ESISTENTE;
  3. INTRODUZIONE DI MECCANISMI DI ADEGUAMENTO DEI COEFFICIENTI TECNOLOGICI DA APPLICARE PER TUTTA LA DURATA DELL’IMPIANTO IN BASE ALLA DATA DI ENTRATA IN ESERCIZIO;
  4. RIDUZIONE SENSIBILE DELLE ESENZIONI DELL’ENERGIA ELETTRICA SOTTOPOSTA ALL’OBBLIGO E DELLA FRANCHIGIA, CON APPLICAZIONE FERMA DELLE CERTIFICAZIONI PER L’E.E. IMPORTATA;
  5. ADEGUAMENTO COERENTE DELLA QUOTA D’OBBLIGO CON GLI OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA COMUNITARIA 20/20/20 E FIN D’ORA PER L’INTERO PERIODO FINO AL 2020.

ALL’INTERNO LA LETTERA INVIATA AL SOTTOSEGRETARIO ON. STEFANO SAGLIA
Preg.mo On. Stefano Saglia
Sottosegretario di Stato Ministero dello Sviluppo Economico
e p.c.   Ing. Guido Bortoni
Capo Dipartimento Energia
Dott.sa Sara Romano
Direttore Generale Direzione Nucleare, Rinnovabili e Efficienza Energetica
Dott. Luciano Barra
Capo Segreteria Tecnica Dipartimento Energia
Oggetto: Abrogazione dei commi 18 e 19 dell’Art. 27 della L. 99/09, posizione dell’ANEV e richiesta di incontro per affrontare le vere criticità ancora aperte sull’eolico e sui Certificati Verdi.
Preg.mo On. Stefano Saglia,
                                               relativamente alla recente abrogazione dei Commi 18 e 19 dell’Art. 27 della Legge 99/09 l’ANEV ritiene che non vi siano allarmi da lanciare né tantomeno rischi per il sistema che, di fatto, non modifica in alcuna parte il suo funzionamento attuale.
In particolare la posizione dell’ANEV in merito alla modifica che introduceva lo spostamento dell’obbligo di produzione di Energia Elettrica da Fonte Rinnovabile in percentuale crescente sulla produzione tradizionale, è sempre stata di sostanziale indifferenza per una soluzione o per l’altra, evidenziando tuttavia il grave rischio che per come tale modifica era stata fatta il rischio fosse di un effetto addirittura controproducente.
Infatti tutte le perplessità che ANEV evidenziò al tempo dell’introduzione estemporanea del tentativo di riforma, si sono tutte puntualmente avverate, a un anno dalla sua emanazione, e nessuna delle positività sbandierate si è verificata.
Lo spostamento dell’obbligo infatti di per sé è neutro se fatto bene, mentre diventa negativo per il sistema e maggiormente inefficiente se fatto male, come dimostrato evidentemente dagli esiti del mercato dei CV di questo ultimo anno in cui lo spostamento dell’obbligo originariamente previsto per la produzione elettrica dell’anno 2010 e poi spostato al 2011 ha consentito di verificare il corretto riallineamento e dei valori in coerenza con quelli attesi, come pubblicamente sostenuto dalla scrivente Associazione.
La verifica della mancanza di tutte quelle catastrofiche previsioni, che ancora oggi altri continuano a paventare, che avrebbero dovuto vedere lo scorso anno un tracollo del sistema, sono a chi opera nel mercato reale e ha una completa conoscenza operativa dei meccanismi in essere la possibilità di fare previsioni maggiormente veritiere come è accaduto all’ANEV.
Proprio questa maggiore conoscenza del mercato e delle normative che lo muovono, deve tuttavia spingere a formulare proposte che abbiano efficacia e che consentano all’Esecutivo di raggiungere i propri obiettivi nel modo più efficiente possibile, pertanto l’ANEV ribadisce quanto da due anni segnala essere necessario a stabilizzare definitivamente il meccanismo di incentivazione oggi in vigore dei Certificati Verdi, nel rispetto dell’efficienza complessiva del sistema e dell’adeguato livello di sostegno degli investimenti che, per il solo settore eolico, hanno nel 2009 aggiunto 5.800 nuovi occupati di cui 1.900 diretti.
Pertanto e visto che il Governo ha ritenuto di abrogare la riforma a suo tempo approvata, e che l’attuale meccanismo come modificato per il periodo transitorio garantisce una notevole stabilità dei volumi e dei prezzi, si sollecita la rapida definizione di piccoli correttivi che ne consentirebbero la corretta prosecuzione di funzionamento senza introdurre gravi modifiche che rischiano di bloccare un settore che, nonostante tutto, continua a crescere.
Infatti tutte le motivazioni che all’epoca sostennero lo spostamento dell’obbligo (allargamento dell’imponibile, riduzione dei costi sugli utenti finali, riallineamento dei fondamentali dei mercati dei CV e sostenibilità economica degli interventi di sostegno) sono tutti non collegati al soggetto dell’obbligo ma ai meccanismi di attuazione di detto obbligo.
Per meglio chiarire l’ANEV da sempre sostiene, e oggi ancor più alla luce delle conferme avute dall’ultimo anno di contrattazioni dei CV, che sia indispensabile intervenire con solo piccoli interventi di aggiustamento su un meccanismo già collaudato e affidabile, senza stravolgimenti o
Ecco le proposte che l’ANEV avanza per stabilizzare il meccanismo dei CV nel medio periodo senza alterazioni o scossoni sugli investimenti e che consentirebbero la minor inefficienza possibile per il sistema garantendo inoltre una migliore finanziabilità dei progetti oggi invece a rischio di blocco.
Premettendo che già la sola il solo punto primo risolverebbe da solo la grande maggioranza delle criticità e dell’aleatorietà del sistema di incentivazione, ecco puntualmente le proposte dell’ANEV:
Stabilizzazione del meccanismo transitorio della possibilità di ritiro annuale dei CV in eccesso al prezzo medio di mercato;
Introduzione di un floor al valore dei CV in aggiunta al cap già esistente;
Introduzione di meccanismi di adeguamento dei coefficienti tecnologici da applicare per tutta la durata dell’impianto in base alla data di entrata in esercizio;
Riduzione sensibile delle esenzioni dell’Energia Elettrica sottoposta all’obbligo e della franchigia, con applicazione ferma delle certificazioni per l’E.E. importata;
Adeguamento coerente della quota d’obbligo con gli obiettivi della Direttiva Comunitaria 20/20/20 e fin d’ora per l’intero periodo fino al 2020.
Alla luce di quanto evidenziato, e chiedendoLe un momento di incontro per meglio approfondire le questioni sinteticamente elencate, l’ANEV ritiene che sia stata correttamente motivata l’abrogazione della riforma introdotta a suo tempo, con il principio dell’invarianza degli oneri, cosa che conferma quanto da noi sempre sostenuto.
Pertanto non pare alla scrivente Associazione ravvisare alcun elemento di preoccupazione nell’intervento fatto dal Governo, anzi sembra potersi aprire finalmente la possibilità di seguire, dopo l’inaspettato ripristino della situazione, il percorso di correzione più semplice e lineare proposto nella presente dall’ANEV consentendo la prosecuzione di una crescita industriale, occupazionale ed energetico-ambientale al settore delle Rinnovabili, concentrando gli sforzi del Ministero dello Sviluppo Economico sulle tematiche da troppo tempo aperte quali quelle della semplificazione autorizzativa, del riconoscimento dei CV per le mancate produzioni dovute a modulazioni, della sicurezza, trasparenza e certezza delle procedure e della ripartizione degli obiettivi nazionali tra le Regioni.
Restando disponibili ad un auspicato approfondito confronto sulle tematiche succintamente espresse nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni, l’occasione mi è gradita per inviarLe
Distinti saluti
Roma 5.5.2010
Il Segretario Generale
Dr. Simone Togni