EOLICO E RETE: L'ANEV HA ATTIVATO TUTTI I CANALI PER ADDIVENIRE NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE ALLA RISOLUZIONE DELLE MOLTEPLICI CRITICITA'

LE INNUMEREVOLI QUESTIONI APERTE E CONNESSE AL RAPPORTO TRA LA RETE E GLI IMPIANTI EOLICI SONO OGGETTO DELLA ATTENZIONE COSTANTE DA PARTE DELL’ANEV. AL RIGUARDO SONO STATI ATTIVATI DALL’ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA TUTTI I CANALI VOLTI A RISOLVERE LE CRITICITA’ ESISTENTI PER IL TRAMITE DI UN’AZIONE COORDINATA E STRAORDINARIA CHE ELIMINI LE CRITICITA’ PER GLI IMPIANTI ESISTENTI, ADEGUI LA NORMATIVA SULLE REMUNERAZIONI, SBLOCCHI LE OPERE DI RETE, FACILITI LE CONNESSIONI DEI NUOVI IMPIANTI E SVILUPPI SISTEMI GESTIONALI INNOVATIVI. L’ATTESA DA PARTE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE E’ ORA QUELLA DI AVERE TEMPESTIVE RISPOSTE DALLE COMPETENTI ISTITUZIONI SOLLECITATE DAL DOSSIER ANEV
Le gravi criticità che il settore eolico fronteggia nel rapporto con il sistema infrastrutturale nazionale, ha spinto l’ANEV a attivare una serie di iniziative Istituzionali volte alla risoluzione tempestiva di dette inefficienze strutturali.
Molto utile è stato al riguardo il Tavolo di confronto permanente che con TERNA in questi anni l’ANEV ha seguito e che hanno portato alla individuazione delle molte criticità, alla definizione di specifici studi e alla proposizioni di soluzioni tecniche, procedurali e normative.
Le criticità evidenziate si possono riassumere in due filoni:

  1. La connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale;
  2. Il dispacciamento dei flussi fisici dell’Energia Elettrica.

Nel primo punto a sua volta vi sono alcune criticità connesse alle tempistiche autorizzative, alle soluzioni tecniche proposte e alle differenze di tempi nella realizzazione dello opere di connessioni rispetto a quelle di realizzazione dell’impianto produttivo (di norma assai più veloci). Inoltre si segnala la criticità che riveste la parte di fornitura dell’Energia Elettrica per i servizi ausiliari di centrale (che spesso comporta ulteriori opere infrastrutturali) e la ancora non chiara procedura autorizzativa unica che rischia di vincolare le tempistiche di realizzazione delle due parti (impianto e rete) alla più lunga delle due.
Per quanto attiene al secondo punto poi, il ritiro dell’Energia Elettrica prodotta da alcuni gruppi di impianti localizzati in specifiche aree con infrastrutture elettriche carenti o interessate da attività di manutenzione, le criticità sono enormi e rischiano di avere ripercussioni gravissime sugli operatori. Innanzitutto le modulazioni sembrano spesso effettuate dal Gestore della Rete con principi precauzionali eccessivamente cautelativi che penalizzano ingiustificatamente i produttori; poi vi è una carenza normativa sia per la ricostruzione delle mancate produzioni immesse in rete per tali azioni di distacco o riduzione, sia per la quantificazione economica e le tempistiche di ristoro dei Certificati Verdi corrispondenti riconosciuti.
Pertanto l’ANEV a tutela delle Aziende Associate ha attivato tutte le iniziative possibili nei confronti di tutti i soggetti Istituzionalmente preposti alla comprensione e risoluzione di dette controversie e si augura, alla luce dell’urgenza assoluta della questione, che si possa presto avere risposta sui punti sollevati con un piano straordinario di intervento per le urgenze e con azioni di stabilizzazione del tema grazie a provvedimenti strutturali di prospettiva.