L'AUSTRALIA RATIFICA IL PROTOCOLLO DI KYOTO – L'ANEV PLAUDE ALL'INIZIATIVA E AUSPICA UN ULTERIORE ALLARGAMENTO DEI PAESI FIRMATARI

A SEGUITO DELLA RATIFICA DELL’AUSTRALIA AL PROTOCOLLO DI KYOTO, IL NUMERO DI PAESI CHE ADERISCONO AL TRATTATO AUMENTA ANCORA. QUESTO IMPORTANTE PASSO DIMOSTRA LA VOLONTA’ SEMPRE PIU’ CONDIVISA DI RENDERE GLOBALE LA LOTTA AI MUTAMENTI CLIMATICI. LA PROSSIMA CONFERENZA DI BALI POTRA’ CONTARE QUINDI SU UN ALLEATO IN PIU’, MA SOPRATTUTTO LEVARE ARGOMENTAZIONI A CHI SOSTENEVA L’INUTILITA’ DEL TRATTATO ALLA LUCE DELLA MANCATA RATIFICA DELL’AUSTRALIA
L’Australia ratifica il Protocollo di Kyoto. Il nuovo primo ministro australiano, Kevin Rudd, ha firmato il protocollo sui cambiamenti climatici, poco dopo il suo insediamento. A Bali (Indonesia) dove sono in corso i negoziati sul dopo Kyoto la notizia suscita grande soddisfazione.
L’Australia è tra i Paesi con il più alto tasso di emissioni di gas serra pro capite e con tale atto aumenta la solitudine degli USA nel proseguire con una politica climatica univoca. Il Primo Ministro Rudd conferma la presenza del suo Paese al summit di Bali e dichiara di aver voluto dare dimostrazione del livello di impegno nella lotta ai mutamenti climatici con tale primo importante gesto.
L’ANEV, attraverso il proprio Presidente Avv. Oreste Vigorito, prende atto del passo importante intrapreso dall’Australia e ricorda come le fonti rinnovabili siano importanti in questo cammino che i Paesi firmatari del Protocollo hanno intrapreso, “a prescindere dalla tecnologia rinnovabile maggiormente disponibile nei Paesi occorre uno sviluppo omogeneo delle stesse nell’ambito di una crescita sostenibile e coerente con i limiti e le disponibilità del luogo e nel rispetto del territorio dove gli impianti hanno sede” e conclude ribadendo che anche “il nostro Paese deve fare uno sforzo in più verso lo sviluppo delle risorse che ha a disposizione tralasciando le opportunistiche beghe politiche. L’Italia infatti ha da tempo ratificato il Protocollo di Kyoto senza tuttavia ancora predisporre quelle azioni necessarie a soddisfarne gli impegni derivanti”.