I RISULTATI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI DOVUTI ALL'AUMENTO DI CO2, SI STANNO ACCANENDO PROPRIO SULLA REGIONE CHE HA DECISO DI BLOCCARE LE TECNOLOGIE UTILI A COMBATTERLI

La Giunta dell’ANEV riunitasi per valutare gli effetti della legge n° 8 del 25.11.2004 sul settore eolico, dopo una accurata analisi delle conseguenze dirette ed indirette sui differenti settori coinvolti nella previsione inserita nell’Art. 8 – Norme transitorie – ritiene necessario sollecitare un intervento volto a scongiurare le gravissime conseguenze di carattere ambientale, economico ed occupazionale da esso derivanti.

Tale legge pubblicata dalla Regione Autonoma della Sardegna sul BURAS n° 38 prevede infatti l’indiscriminato blocco di tutti gli impianti eolici fino all’approvazione del piano paesaggistico regionale; la gravità dell’atto è tanto più rilevante se si pensa che i dati riportati nel documento allegato sono solo le conseguenze dirette di tale norma sulla base degli impianti già autorizzati e bloccati dalla legge in questione senza considerare le sicure ripercussioni derivanti dalla modifica e dal blocco di tali opere peraltro considerate ‘di pubblico interesse e di pubblica utilità’ e ‘dichiarate indifferibili e urgenti’ dalla legge 10 del 9.1.199.
Tale atto invece non solo si pone in assoluta controtendenza rispetto alle decisioni del piano energetico regionale approvato (2000 MW di energia eolica) e coerente con le potenzialità stimate dalla comunità europea nell’ambito del partenariato sulla diffusione delle fonti rinnovabili (2000 MW eolici al 2010 [cfr programma CTO]), ma mette addirittura in discussione delle autorizzazioni legittimamente acquisite da parte degli operatori e rilasciate dalla medesima Amministrazione sulla base delle normative vigenti, oltre a porsi in chiaro contrasto con la normativa comunitaria.
Questa gravissima presa di posizione pertanto provocherà, oltre ai dati certi sotto quantificati, la fuga degli investitori dal settore delle rinnovabili che iniziava ad avere un assetto stabile dopo il periodo di assestamento derivante dal nuovo meccanismo introdotto dal decreto 79/99 e poi dal D. Lgs. 387/03 di recepimento della Dir. Com. 2001/77/CE.
Inoltre tale mancanza di certezze da parte di una Amministrazione che rimette in discussione atti già emanati si ripercuoterà necessariamente anche in tutti gli altri settori industriali di grande rilevanza economico-finanziaria, oltre a quelli del settore specifico delle rinnovabili, che sono realizzati sulla base della finanza di progetto e pertanto ipotizzano un termine di ritorno economico del finanziamento affidato nel medio-lungo periodo, confidando nel sacrosanto principio della certezza e della salvaguardia dei diritti acquisiti dal progetto stesso, oggi non più validi almeno in questa Regione.
È pertanto facile prevedere che questa norma, oltre a compromettere gravemente il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto, con conseguenze anche economiche per il nostro paese, comporterà una ricaduta negativa allontanando ancora di più gli investitori dalla Sardegna e dal nostro paese nel quale non troveranno il quadro di certezze e di tutele necessario per intraprendere opere importanti di investimento.
L’ANEV si augura pertanto che a tale incomprensibile previsione normativa che avrà come effetto quello di bloccare in maniera definitiva un settore che potenzialmente ha un enorme margine di sviluppo anche nel nostro paese, proprio nel momento in cui è stato finalmente regolamentato da una normativa organica e calato nel contesto europeo di sviluppo sostenibile della produzione di energia da fonti rinnovabili, si contrapponga una azione decisa da parte dei decisori istituzionali affinchè pongano rimedio per tempo ad una altrimenti inevitabile e definitiva sconfitta delle tecnologie pulite per la produzione di energia elettrica.
Nota:

DATI RELATIVI ALLA MANCATA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI EOLICI IN SARDEGNA A SEGUITO DELLA EMANAZIONE DELLA L. R. 8 DEL 25.11.2004

Potenza installabile già autorizzata dalla Regione Sardegna e bloccata
– Potenza eolica bloccata 1.000 MW
– Produzione di energia elettrica derivante 2,5 TW/h
sufficiente al fabbisogno di oltre quattro milioni di persone)
– Emissioni che si eviterebbero ogni anno con la realizzazione di questi impianti:
– Emissioni evitate in atmosfera di CO2 2.070.000 tonnellate
– Emissioni evitate in atmosfera di SOX 9.500 tonnellate
– Emissioni evitate in atmosfera di NOX 4.750 tonnellate
– Emissioni evitate di polveri sottili 350 tonnellate
Valore dei crediti di emissione di tali impianti nel sistema dell’emission trading; il costo per il nostro paese sarebbe di 80.000.000,00 $
Petrolio che si risparmierebbe ogni anno:
– Barili di petrolio 5.000.000
– Litri di petrolio 715.000.000 Per circa un controvalore di 250.000.000 $
– Nuovi occupati diretti 900 unità
– Nuovi occupati compreso l’indotto 3.000 unità
Valore degli investimenti degli impianti bloccati in Sardegna:
– Investimenti diretti bloccati nel settore 1.000.000.000,00 €